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giovedì 1 novembre 2012

Cittadini del Cielo

La Solennità di oggi, se vissuta con la dovuta attenzione e con il cuore aperto e disponibile, ci spinge a considerare l'eternità e la beatitudine del Cielo, verso la quale il cristiano è naturalmente spinto, considerando la città terrena come luogo di passaggio.
Già nella "Lettera a Diogneto", frutto dei primissimi anni del cristianesimo, i seguaci di Gesù venivano tratteggiati come persone rispettose della legge, degli usi e dei costumi leciti del posto dove abitavano, ma gente che considerava la loro vera patria il Cielo, la vita eterna.
I Santi, che hanno aderito in modo sublime al Vangelo di Cristo, oggi ci indicano la loro vita eterna nella Luce come traguardo di ogni nostra fatica umana.
Essi non sono lontani dal nostro vivere quotidiano, sono Chiesa con e per noi. Li invochiamo nei momenti più solenni della vita cristiana, come ad esempio nelle sacre ordinazioni o nelle professioni; a loro chiediamo di assisterci coralmente quando presentiamo un figlio o una figlia che si consacrano attraverso il vincolo di quell'Amore che non chiede niente in cambio.
Sono loro che si sono trasformati in dita puntate verso il Signore Risorto, ciascuno seguendo una propria via, sviluppando un carisma particolare. Come non pensare ai Martiri dei primi secoli e a quelli di ogni tempo (e anche di oggi), che attraverso l'accettazione cruenta del dolore e della morte hanno reso onore e testimoniato Cristo nel silenzio straziante della rinuncia totale della sicurezza. O come dimenticare i Santi pastori, vescovi, preti, religiosi e diaconi, che si sono spesi per pascere con zelo e ardore il popolo di Dio loro affidato, mettendo al primo posto il bene del gregge e delle singole pecore.
O come non comprendere l'eroico sacrificio dei Santi che, attraverso l'umiltà profonda, il silenzio e la separazione dal mondo, hanno costruito ponti indistruttibili verso l'Eterno, unico bene in una selva di inutili proiezioni e illusioni autoreferenziali.
Cerchiamo la compagnia e l'esempio dei Santi. Capiremo che è assurdo non preoccuparci del Cielo e non considerare verso quale meta siamo incamminati. Ci accorgeremo in breve che è da pazzi compiere passi lesti verso il purgatorio o l'inferno, dove l'assenza di Dio, del Sommo Bene è l'atrocità più grande.
Non compiamo la scelleratezza di accompagnarci anche negli usi più comuni al nemico satanico, che sa bene come insiunuarsi nella mente umana facendosi traghettare da comportamenti e convinzioni apparentemente normali, concepiti come frutto dei tempi, quando invece sono solo frutto dell'illusione perversa da lui ispirata e concimata dallo sterco umano.
Vantiamoci solo con il Signore di essere in Sua compagnia e di far vibrare nel segreto della nostra cella interiore la nostra anima al contatto con la Sua presenza.
Allora si, faremo esperienza anticipata della Chiesa celeste e della dolcezza del canto angelico, dove tra i Santi regna Maria Santissima, prima tra tutti i credenti, Santa tra i Santi, illuminata dalla pura Luce dell'Agnello Immolato.
A lode di Cristo!

Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it