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mercoledì 27 luglio 2011

Silenzio. C'è Gesù Eucarestia.

Una cara lettrice di questo blog, in una sua lettera, mi ha posto due domande, che ben si abbinano con il carattere eremitico e monastico della nostra vita.
Lei è molto rammaricata quando, durante la S. Messa, in due momenti precisi (Consacrazione e S. Comunione) manca il silenzio e il rispetto necessario per farsi rapire totalmente dalla Presenza Reale del Signore.
Infatti, anche io ricordo che, quando frequentavo la mia parrocchia in Città, durante la consacrazione c'era l'uso di suonare l'organo come "sottofondo" e durante la comunione canti e nessun momento di silenzio per sentire la presenza del Signore che interpella le profondità di tutto il nostro essere.
Il Silenzio e il raccoglimento sono connaturali con questi due momenti della nostra Eucarestia.
Innanzitutto: l'Eucarestia non è un momento come tutti gli altri, una cosa che facciamo come facciamo qualsiasi altra azione della nostra giornata. E' il centro è "lo straordinario, il solenne nell'ordinario". E' il Signore che viene e che, nel memoriale (qui ed ora, non un ricordo) partecipa la Sua Vita e il Suo Sacrificio alla nostra piccolezza.
Al momento della Consacrazione gli occhi guardano l'Ostia e il Calice, il Corpo e il Sangue del nostro UNICO SIGNORE. Guardano con spirito di adorazione, fanno propria quella realtà di Presenza e Salvezza.
Il Silenzio è d'obbligo, perchè la mente non scappi da questa realtà e perchè il Signore sia presente, unico protagonista di questo momento così intenso.
Lo stesso si dica per la S. Comunione. Il canto, quando è fatto bene e quando non è un modo per "riempire" uno spazio con improbabili esecuzioni, degne si altri luoghi, ma non di una chiesa, può accompagnare la preghiera e non distrare. Se l'esecuzione dev'essere fatta al di fuori del meditativo, usando mezzi o modalità che contrastano sia con le norme liturgiche che con il carattere SACRALE di questo momento...molto meglio il silenzio. Dopo di che è necessaria una breve pausa per protrarre personalmente il dialogo di ringraziamento e lode al Signore, che è sceso nei nostri cuori.
A volte si sentono "sgranare" certe schitarrate che sono ottime per un'aggregazione giovanile, anche religiosa (ma esterna a questi momenti) che veramente ti fanno pensare a tutto, tranne che al Mistero che si sta celebrando. Molti oppongono a questo ragionamento che se non consentiamo le chitarre e le bizzarrie di alcuni cori (e parroci) i giovani non vengono a Messa. Bene. Allora per farli venire a Messa, insegnamo loro che quel luogo e quell'azione possono essere confusi con qualsiasi altro e che l'estro prevale sul buonsenso e sul carattere specifico di quella celebrazione.
La verità è che non si ha voglia di educare, insegnare. Si ha solo paura.
Preghiamo per tutto questo e cerchiamo di rendere al Silenzio il posto che gli spetta. Di diritto.
Sia lode al Signore!



Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it