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giovedì 27 ottobre 2011

Contro la satanica "festa" di halloween

Tra pochi giorni anche in Italia si ripeterà l'assurdo rituale della cosiddetta festa di Halloween, che prende le mosse da un retroterra tutt'altro che luminoso.
Risparmio qui la storia e la genesi di questa folle ricorrenza, ciascuno potrà cercare anche in rete notizie a questo riguardo.
Quello che a me preme sottolineare e rimarcare con forza è un'altro tipo di assurdità: ma dove sono i cristiani, in particolare dove sono i cattolici? Dove sono coloro che alla domenica (e spesso anche nei giorni feriali) vanno cibandosi del corpo e sangue di Cristo, dicono rosari, puntano col dito indice ogni minimo comportamento altrui e che di fronte a questa adorazione di massa del demonio non dicono niente?
Si, cari lettori, non sconvolgetevi: adorazione di massa del demonio. Perchè una "festa" che si basa sulla morte, sulla paura, sul buio, sul macabro, che in molti posti viene "celebrata" con la rappresentazione di sabba delle streghe, arrivo di fantasmi, spiriti malvagi ecc... è adorazione di massa del demonio.
E poi la parola "festa" riserviamola per altro: festa è gioia, è positività, è celebrazione - appunto - festosa di qualcosa che segna costruttivamente il nostro tempo personale, la nostra storia o quella più grande. Non è festa è adorazione di massa del demonio. Una vittoria del diavolo, che facendo penetrare questo tipo di riti pagani tra la nostra gente (soprattutto sotto forma di gioco, di scherzo, di scanzonata nottata di allegria...) ha ottenuto quel che cerca da sempre: rendere normale, appetibile, falsamente innocua, adatta a grandi e piccoli l'accostarsi alla porta di un mondo oscuro, pericoloso. Il suo mondo di morte. Non a caso egli è il grande falsario, che ogni cristiano, portatore della luce del battesimo, dovrebbe rinnegare e allontanare con forza: prima di tutto dalla testa, dal modo di pensare, poi dalle azioni.
Ma se la testa pensa con un pensiero debole, è inutile. Se tutto diventa relativo, il male e il bene diventano categorie solo soggettive, è praticamente impossibile. Se vince il "non è niente di male", lui ride, la nostra società però (già da tempo) inizia a piangere.
Si, non ce ne rendiamo conto, ma stiamo piangendo, sia come gruppo sociale che come Chiesa. Piangiamo lacrime amare, che anestetizzano la nostra volontà e non reagiamo. Andiamo a messa (chi ci va) per consuetudine: abbiamo lì davanti Gesù vivo e presente, che ci spalanca le porte del Paradiso e noi non vediamo l'ora d'uscire per andare a comprare una zucca, svuotarla e accenderci una candela dentro...
Cari cristiani, se avessimo spina dorsale, sarebbe utile avere uno scatto d'orgoglio.
"Ma quando il Figlio dell'uomo tornerà (Gesù Maestro Buono), troverà ancora fede sulla terra?"
Mamme e papà, non fate accostare i vostri figli a questa porta pericolosa, non li donate a satana. Non sminuite il pericolo che corrono. Sacerdoti, gridate dai vostri pulpiti che Gesù è vivo e che Lui solo è il Signore della Storia, della vita, delle nostre vite.

Propongo, per la sera del 31 ottobre, alle 22,  una recita del S. Rosario (chi può, davanti al SS. Sacramento) e alla fine della preghiera la recita del "Dio Sia benedetto!". TEniamoci uniti nella preghiera.
A lode di Cristo.
Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it