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lunedì 19 settembre 2011

Eucarestia, sacerdozio e chiesa universale.

Prima di tutto voglio scusarmi per l'assenza dal blog e dalla rete, per la lentezza a rispondere alle vostre numerose mail in questo periodo. All'eremo abbiamo fatto un periodo ancora più intenso di preghiera, di penitenza e di esercizi spirituali, durante i quali ho affidato tutti voi, lettori fissi e occasionali, a Gesù Buono e alla Madre Sua Santissima.
C'è stato spazio per pensare, riflettere, pregare il Signore per offrire a Lui i nostri pensieri e le varie situazioni che devono essere risolte, soprattutto in ciascuno di noi, al fine di essere sempre "più conformi all'immagine del Figlio Suo".
In questo periodo, celebrando la Santa Messa, mi sono soffermato sulla grandezza di questo Mistero, che allaccia insieme l'Unico Eterno Sacrificio fatto da Cristo sulla Croce ai nostri giorni, ripetendosi, riproponendosi con tutta la Sua incorrotta e incorruttibile efficacia.
Ho pensato al sacerdote, a quanto debba prepararsi prima di celebrare; in sacrestia, in quel luogo di raccoglimento offre al Signore questa azione che sta per compiere, non in nome proprio, ma della Chiesa intera; un'azione celeste che incontra il nostro oggi. E ho offerto diverse SS. Messe perchè il Cuore di Gesù custodisca e vivifichi sempre i nostri sacerdoti, ai quali dobbiamo essere affezionati, grati, vicini, collaborativi per accompagnarli nel loro ministero, che dalla Messa prende forma e alla Messa sempre ritorna.
Infatti ogni comunità esisto se e solo quando è fondata attorno alla Messa, alla Parola e al Pane spezzati; alla preghiera elevata al Padre per mezzo del Figlio, nell'azione dello Spirito, in nome della Chiesa universale: sorgente primo, intermedio e ultimo di ogni Grazia.
Abituiamo i nostri bambini a questa vicinanza, ad amare la semplicità e la solennità essenziale della Messa. Abituiamo nuovamente anche noi ad essere operai virtuosi nella Vigna del Signore.
Non disperdiamoci in mille rivoli, torniamo all'essenziale. La nuova evangelizzazione di questa nostra vecchia, stanca e distratta Europa passa prima di tutto dal capire che nella Messa, nell'Eucarestia c'è Gesù vivo, presente, operante, vicino. Anticipo anche della nostra resurrezione personale e della nuova creazione del Mondo.
Lui tornerà, un giorno. Lo ha promesso è non c'è motivo per dimenticarsi di questa promessa fondamentale. Ecco che l'Eucarestia, ripetuta domenica dopo domenica, giorno dopo giorno è anche attesa Con Lui.
E anche quando le nostre Messe sono "affollate" solo da poche donne anziane, da pochissimi uomini, da pochi giovani, non ci demoralizziamo: anche  lì c'è la Chiesa di Gesù, anche lì il Signore è presente e non è meno presente che in una grande basilica o in una parrocchia piena d'iniziative.
Figuratevi che qui all'eremo celebriamo praticamente tutto l'anno in tre e sentiamo forte la presenza di tutta la Chiesa e del Signore al quale offriamo ogni giorno la Sua Comunità.

Voglio poi salutare con tanto affetto e tanta riconoscenza (a nome di tutti i cristiani) tutti i ragazzi, più o meno giovani, che in questi giorni iniziano il primo anno di seminario, in ogni parte del mondo, soprattutto nella nostra Italia, che ha tanto bisogno di santi sacerdoti, appassionati, disponibili, fedeli.
Alcuni ragazzi li ho avvicinati, ho seguito i germi della loro vocazione; sono con loro, prego con loro e per loro, commosso dalla generosità del loro gesto.
Chiedo anche a voi di fare altrettanto e di pregare per la tenacia e la perseveranza di questi giovani. Perchè grazie a loro, anche domani, si possa spezzare il pane della Parola e dell'Eucarestia sulle nostre mense.
A lode di Cristo!

Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it