Visualizzazioni totali

venerdì 3 febbraio 2012

Abbiamo bisogno di loro.

"...E volgendosi ai discepli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profei e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono".
E' proprio vero, cari fratelli e sorelle: noi che siamo discepoli del Signore per Grazie a per fede, siamo beati, perchè i nostri occhi possono contemplare la Sua Misericordia e i nostri orecchi udire la Sua Parola. Ma non solo: le nostre mani possono diventare le sue, la nostra bocca pure, i nostri piedi anche. Questo quando nel mondo che viviamo, intendiamo rendere presente ed efficace il Suo Santo Vangelo attraverso la nostra azione. Che non sempre dev'essere azione palese.
Ieri era la Festa della Presentazione al Tempio di Gesù, la cosiddetta Candelora. Giorno tradizionalmente dedicato alla preghiera per le persone che vivono una particolare consacrazione al Signore, quindi anche di noi monaci ed eremiti. La luce, questo segno bellissimo della presenza e della costanza da alimentare continuamente, contraddistingue la nostra presenza anonima nel mondo.
Ad un tale personaggio famoso della Chiesa istituzionale fu chiesto se i tempi di oggi hanno più bisogno di azione o di preghiera e contemplazione. Ed egli - uomo di azione energica, testimone e viaggiatore instancabile - rispose senza pensarci su: "Di preghiera, di profonda preghiera", perchè niente sta in piedi delle nostre azioni, se non è sostenuto dalla preghiera.
E la sua riflessione continuava dicendo che egli stesso si sentiva entusiasta della sua azione, spesso veramente molto impegnativa, proprio perchè sentiva di essere "spalleggiato" da questo esercito silenzioso, pacifico e anonimo di consacrati, di monaci, eremiti, frati, monache, suore, persone dedicate esclusivamente all'orazione e alla ricerca di Dio. Essi sono le armi della Chiesa, della Cristianità; uomini e donne che hanno immolato e immolano la propria vita rinunciando a tutto, per vivere in un deserto di pace, silenzio e solitudine a beneficio di tutti, in unione con tutti; con le madri e i padri, con i lavoratori, con gli anziani e i malati, con i sogni dei giovani. Tutti hanno bisogno della loro preghiera e delle loro lampade accese.
Beati coloro che vedono, beati coloro che sentono. Beati coloro che vivono la propria azione nel mondo consapevoli del valore e del bisogno dell'orazione e della contemplazione.
Non possiamo fare a meno delle anime oranti, dei luoghi santi ove essi abitano. Non possiamo pensare ad una chiesa fatta solo di mani che lavorano, senza cuori tesi a Dio, a portarlo nel nostro tempo incessantemente.
Per tutti i consacrati sia un ricordo nella nostra preghiera.
A lode di Cristo!
Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it