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sabato 16 giugno 2012

Non lasciare che il domani ti condanni alla tristezza. La scelta.

Oggi vorrei soffermarmi sulla Parola che condivideremo in questa XI Domenica del Tempo Ordinario. All'inizio di questa estate (per molti segno di distrazione totale, anche dalla Presenza di Dio) il Vangelo ci ammonisce in modo chiaro: "...e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura". Il Regno di Dio non è opera di un'utopia, di un bel sentimento; è l'opera del contadino che semina.
E il seme, "caduto in terra muore". Solo grazie a questa morte apparente può produrre molto frutto.
In questa logica rivedo la donazione che molte anime generose fanno di loro stesse al Signore, avviandosi per la via del monachesimo, della contemplazione, della progressiva totale unione a Dio nella Preghiera, nel Silenzio, nella Solitudine.
Il mondo non capisce questa logica virtuosa; non fa niente, è scritta nel Cuore stesso di Cristo, che ieri abbiamo festeggiato come Fonte Eterna di Misericordia Infinita.
Il mondo non sa che cosa voglia dire seguire il Signore rinunciando a TUTTO di se stessi: non comprende che è un ritrovare se stessi in una forma ancora superiore, più cosciente, più piena, ancora maggiormente consapevole.
Il mondo non sa che cosa voglia dire "spogliarsi per rivestirsi" di novità assoluta, di Amore e di Carità.
Il mondo segue un "monachesimo" alternativo, nel caos, nella condivisione forzata di ciò che dovrebbe rimanere intimo; nella proliferazione delle forme dispersive che mettono in saldo qualsiasi aspetto anche prezioso dell'interiorità umana.
Al mondo piace disgregare e puntare i fari su particolari e "valori" (disvalori) che - a sua logica - valorizzano le particolarità, anche le più abiette per renderle distintive di caratteri che non sono universali, non servono alla dignità, non valorizzano il tesoro che ciascuno ha dentro.
Tu, fratello o sorella che leggi, sai che dentro hai un tesoro di talenti messo da Dio? Ti sei mai posto questa domanda con serietà? Cosa fai per renderlo fruttifero? Per farlo emergere?
Se senti che il Signore ti chiama ad un "colloquio" più personale, intimo, continuativo... non avere paura... Gettati nell'abisso di Dio e non indugiare tra i lacci del mondo, che a lungo andare ti creeranno solo frustrazione e senso di smarrimento.
Ho conosciuto tante persone che, arrivate ad una certa età, si sono pentite di non aver spiccato il volo.
Io prego anche per te, perchè non accada la stessa cosa alla Tua Anima.
A lode di Cristo!



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