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martedì 5 luglio 2011

Gesù deve stare sulla barca

"...Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra e troverete". (GV 21, 6)

Si, questo brano del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni (uno dei suoi epiloghi) ci vuole indicare ancora una volta che quando il Signore non è presente sulla barca o vicino alla barca (simbolo della comunità, della Sua Chiesa), la pesca è scarsa o assente, i frutti non si vedono, la fatica è stata inutile e produce frustrazione e tristezza.
Quando sulla barca è presente il Signore e si gettano le reti seguendo le Sue indicazioni, la pesca è abbondante, ci vuole tanto lavoro per trascinare le reti stracolme a riva, ma la soddisfazione e la gioia sono enormi.
Quando sulla barca si seguono le velleità, si seguono rotte improbabili, si gettano le reti confidando in una creatività fin troppo azzardata e il Signore non rientra nel conto (il Signore e le Sue esigenze nei nostri confronti), non accande niente o niente di significativo che possa darci gioia o farci assaporare il gusto dell'Eterno, del Mistero, della Santità, della Sacralità.
E a chi vuole fare a meno di questa idea del Sacro, del Santo, dell'Eterno, della Resurrezione, del Domani con Lui e in Lui, chiediamo di rileggersi questo epilogo giovanneo.
Sulla barca della comunità, delle nostre comunità particolari, della nostra comunità anche individuale deve esserci sempre in Signore. Lui detta la rotta, lui indica dove pescare, dove attraccare, quando sostare e quando operare.


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