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sabato 25 giugno 2011

Adoro Te devote

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.  (Gv 6)


La Parola di Gesù è chiara, come in ogni occasione.
I Giudei discutono perchè non capiscono; non capiscono perchè non vedono; non vedono perchè non guardano; non guardano perchè danno tutto per scontato; danno tutto per scontato perchè per molti di loro il rapporto d'Amore tra Dio e il piccolissimo uomo è fatto di prescrizioni, decreti, regole, riti sterili...
Gesù non la pensa così. Anche questa volta sconvolge, crea scandalo. Questo scandalo scuote il torpore degli spettatori e richiama alla necessità quanto meno di porsi una domanda: "com'è possibile tutto questo?".
Dio non soltanto ha voluto avere dentro di noi una scintilla che ne costituisse la somiglianza; non solo sostenta, crea e ri-crea, ma vuole farsi parte consustanziale, stessa sostanza nostra facendosi mangiare.
Si, fratelli e sorelle. Nelle nostre chiese i sacerdoti devono ricominciare a dirlo chiaramente, devono rimettere Gesù Eucarestia al centro di tutto, di ogni azione pastorale.
Quale attività, iniziativa, progetto pastorale può avere successo, andare buon fine o portare anime alla salvezza se al centro non c'è Gesù Eucarestia? Solo Lui è presenza reale, nei fatti, unione e segno di perfetta donazione per tutti.
L'Eucarestia e la giornata del Corpus Domini c'insegnano proprio questo: a non trasformare le nostre parrocchie in centri di pura aggregazione, anzichè luoghi dove la Salvezza si celebra e si fa nostra. Ci insegnano a non relegare il Signore Buono nel semplice ricordo o nella buona intenzione di "concepirlo" come uno tra i tanti "grandi" della storia: Lui è il Signore della Storia e proprio per questo è perennemente presente e si fa ancora oggi carne nella nostra carne.
Celebriamo questo giorno anzitutto con il Sacramento della Riconciliazione e cibiamoci spesso di questo pane, per il quale la vita eterna e la resurrezione nell'ultimo giorno sono assicurati direttamente da Colui che si fa cibo e bevanda.
Adoro Te devote!



Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it