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sabato 4 giugno 2011

Guarda le cose del Cielo, non fermarti solo sui tuoi piedi.

Carissimi lettori del blog, il Signore colmi ciascuno di voi della Sua Pace vera.
La solennità dell'Ascensione di Gesù al Cielo ci richiama a guardare le cose di Dio e a vigilare in modo operoso, solerte ed entusiasta, nella certezza che - quando Lui vorrà - si realizzeranno in modo compiuto.
Ciò che celebriamo in questa domenica ormai alle porte, ci dice anche che la promessa è già realtà, anche se non nella sua pienezza. Guardare alle cose del Cielo significa dare il primato allo Spirito, il che non vuol dire relegare la materia, la fisicità in qualcosa di negativo; questo non sarebbe nè cristiano, nè giusto, in quanto anch'essa è voluta da Dio e quindi sacra. Significa non fermarsi alle realtà terrestri, ponendo la nostra attenzione solo in queste, anche attraverso un attivismo esasperato che umilia la nostra naturale tensione verso l'alto. E' necessario fare un passaggio di qualità: mettere il nostro tesoro là dove "nè tignola, nè ruggine" possono attaccarlo e corroderlo; ritornare ad un clima di preghiera in una dimensione di silenzio e solitudine quanto mai necessarie, da ritagliarsi anche per poco tempo nella giornata. Non possiamo pretendere che Gesù Buono ci parli nel caos dei nostri pensieri, delle preoccupazioni e delle infinite voci del nostro vivere frenetico. Essere tutti un po' eremiti, anche per mezz'ora al giorno, favorisce questa indubbia familiarità con Dio e con le "sue cose".
Allora si, Signore Gesù, indicami il Cielo, indicami il posto che hai preparato per me, quello che attendo nella preghiera del giorno e nelle veglie della notte; parlami con la dolcezza che solo tu sai avere, quella che tocca il cuore e lo fa vibrare in un'armonia di pace e serenità sovraumana.



Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it