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martedì 14 giugno 2011

Eremo

Eremo.
Una parola spesso sconosciuta a molti, o forse qualcosa che evoca uno stato di vita quasi impossibile da praticare. Per noi, che viviamo in questa condizione di Grazia, è lo stato ottimale per vivere ventiquattro ore al giorno con Gesù.
Spesso, chi capita da queste parti, ci chiede "Ma voi cosa fate?". E io sono solito rispondere che non abbiamo un'attività vera e propria, una professione lavorativa o un impegno contrattuale con qualcuno: priama di tutto il nostro impegno è quello di stare con Gesù tutto il giorno, attenderLo nella preghiera, attendere il Suo ritorno nella veglia della notte.
L'eremo non è solitudine triste. E' solitudine e silenzio in compagnia di Gesù Buono, che qui si dona così come fece con la sorella di Lazzaro, la quale scelse la parte migliore che non le sarebbe stata tolta.
La difficoltà sta nel far capire al mondo che c'è bisogno per tutti di fare un po' di silenzio, un margine di silenzio nella dinamica delle nostre giornate, spesso incastellate nel caos che noi stessi ci creiamo.
Forse è necessario sentire e prendere sul serio l'invito di Gesù che disse ai suoi "venite in disparte con me", oppure "andiamo all'altra riva". Non c'è solo il fare, il correre, l'accumulare il preoccuparsi: c'è anceh l'OCCUPARSI di Lui, nell'intimità di un incontro che è fatto di Amore, Donazione, Silenzio, Rispetto, Colloquio intimo.
A tutti coloro che vorranno, fornirò indirizzi di luoghi dove poter passare qualche giorno in questo clima di silenzio e di preghiera.

Per contattare il curatore del blog, scrivere a: clausura@hotmail.it